Tè col miele per non disidratarti

In caso di sindrome influenzale è normale avere meno appetito e desiderio di cibi solidi. La febbre aumenta le perdite di liquidi attraverso la pelle, sia con la sudorazione (visibile) sia con la perspirazione (invisibile). Inoltre, la tachicardia tipica dello stato febbrile incrementa la filtrazione del sangue a livello renale e quindi l’eliminazione di liquidi con le urine.

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Di conseguenza, se non si aumenta l’apporto di liquidi, può subentrare uno stato di disidratazione, che si manifesta con spossatezza, debolezza, irritabilità, giramenti di testa, cefalea e talvolta svenimento.

Per reintegrare le perdite, però, l’acqua “pura” protrebbe non essere sufficiente: con il sudore, infatti, vanno persi anche sali minerali come sodio e potassio. Meglio il tè con aggiunta di succo di limone e miele oppure centrifugati e succhi, più volte al giorno. In alternativa si possono bere integratori di sali e vitamine da aggiungere all’acqua. Ai pasti principali consumare preferibilmente brodi vegetali preparati con verdure fresche o con dadi (purchè costituiti solo da verdura disdratata e senza additivi e lieviti) e pastina di cereali integrali (farro, kamut, segale, etc.).

[ Fonte | SALUTE NATURALE Extra ]

Proprietà benefiche del miele (3)

Non c’è nulla di meglio del miele se si vuole contrastare la stanchezza fisica e i primi malanni di stagione, soprattutto in questo periodo in cui gli sbalzi di temperatura non aiutano a mantenere il nostro benessere.

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Il miele, infatti, ricco di vitamine è invitante in qualunque momento della giornata. Potete scegliere il miele d’Acacia, che oltre ad essere un perfetto stimolante svolge un’azione antinfiammatoria per la gola, il miele di bosco è ideale per gli stati influenzali oltre ad avere un sapore di zucchero caramellato.

Il miele di girasole è un ottimo febbrifugo e il miele di eucalipto svolge un’efficace azione antibiotica e anticatarrale.